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riflessologia plantare

Con il sovraccarico di lavoro a cui sono costretti ogni giorno i nostri piedi, non deve stupire quanto sia benefico sottoporsi regolarmente a cicli di sedute di Riflessologia Plantare.

Le tensioni che generalmente accompagnano una situazione di disagio provocato da un qualsiasi disturbo si allentano grazie all’intervento della riflessologa che agisce con la digitopressione stimolando punti precisi del piede dove sono presenti le maggiori terminazioni nervose.

 

La pressione esercitata sulla zona riflessa è una stimolazione nervosa che trasmette messaggi al cervello stimolandolo ad intervenirebsu organi, apparati e sistemi coinvolti nella sofferenza. Si contribuisce così a fare rilasciare nel corpo sostanze come endorfine e ormoni al fine di restituire o mantenere lo stato di benessere. A seconda della frequenza e intensità con cui viene praticato può favorire il rilassamento o stimolare una persona dopo reattiva.

Il rilassamento, la depurazione, il miglioramento della circolazione linfatica e sanguigna, l’effetto antidolore, il riequilibrio delle energie, la funzione preventiva, sono alcuni esempi di come la riflessologia esprime meglio i suoi benefici.

Il massaggio viene svolto con la persona sdraiata sul lettino in un ambiente tranquillo e rilassante. Ha una durata di circa 50 minuti.

L’analisi visiva del piede da parte della riflessologa si basa sullo studio delle linee del piede, sul colore, macchie, callosità, sulla “temperatura” ect. L’analisi tattile si basa sull’analisi dei punti dolenti, è fondamentale per stabilire il trattamento più adatto.
Si impone una precisazione. La riflessologa non è un medico e non può fare diagnosi.

La riflessologia plantare non ha controindicazioni, perché produce sempre e comunque una reazione positiva, che si oppone ad eventuali squilibri.
Un ciclo di trattamenti ad ogni cambio di stagione è utile per preservare il proprio benessere psicofisico.

La formazione professionale prevede l’acquisizione di competenze specifiche e trasversali. Una parte teorica basata sulla conoscenza dei più diffusi modelli utilizzati nell’interpretazione dei fenomeni caratteristici della disciplina. Una parte pratica per la padronanza della tecnica e manualità.

La Riflessologia non cura la malattia ma ha cura della Persona malata.

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