Il Counseling

Compito del counselor è quello di assistere il cliente nella ricerca del suo vero sé e poi di aiutarlo a trovare il coraggio di essere quel se.

R May

Il counseling professionale, disciplinato dalla Legge 4/2013, ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. L'incontro di counseling avviene in uno spazio protetto e rappresenta un momento di ascolto e riflessione. È un'occasione per esplorare difficoltà legate a processi evolutivi, fasi di transizione della vita o momenti di crisi, al fine di rafforzare le proprie capacità di scelta e cambiamento.

Il counselor offre supporto a persone fondamentalmente sane che attraversano una fase critica, affrontano una decisione importante o vivono un momento di difficoltà. Il counselor agisce come una guida, aiutando il cliente a entrare in contatto con le proprie emozioni, riconoscerle, integrarle e accettarle.

Un percorso di counseling è utile per favorire la crescita personale, ampliare la consapevolezza di sé rispetto a una tematica specifica e raggiungere un obiettivo condiviso, all'interno di uno spazio privo di giudizio. Questo percorso consente al cliente di riappropriarsi della propria capacità decisionale.

Il percorso tipico prevede circa 12 incontri di un'ora ciascuno, rivolti a singoli individui o coppie, sia in presenza che online.

La Mediazione Familiare

Non importa quello che hanno fatto di me ma quello che ci faccio con quello che hanno fatto di me.

J.P. Sartre

La Mediazione familiare oggi è una professione libera e non organizzata in ordini o collegi e disciplinata dalla legge 4 del 14 gennaio 2013 e successiva norma UNI 11644/2016. Nella recente riforma Cartabia (d.lgs 10ottobre 2022, no 150) la mediazione familiare assume un ruolo dichiarato e preminente.

Per Mediazione Familiare si intende “un processo collaborativo di risoluzione del conflitto”, rivolto alla coppia, sia coniugata che convivente, con prole e senza, che sia in fase di separazione o che sia già separata o divorziata, che abbia l’esigenza di costituire o modificare gli accordi di separazione con l’aiuto di un soggetto terzo imparziale, il Mediatore, che facilita la comunicazione tra l’una e l’altra parte per trovare una risoluzione accettabile per entrambi.

L’obiettivo della mediazione è quello di raggiungere un accordo condiviso, frutto di un riconoscimento reciproco, che tuteli i figli. E quindi, il raggiungimento della co-genitorialità ovvero la salvaguardia della responsabilità genitoriale individuale nei confronti dei figli, in special modo se minori, è uno dei punti centrali.

La Mediazione Familiare è un percorso che può essere interrotto in qualsiasi momento, colloca la coppia in un sistema empatico e trasforma il conflitto in energia positiva per la costruzione di una nuova identità personale e nuovi punti di vista.

La norma UNI 11644 del 2016 definisce il mediatore familiare come una “figura professionale terza e imparziale con una formazione specifica, che interviene nei casi di cessazione di un rapporto di coppia costituito di fatto o di diritto, prima, durante o dopo l'evento separativo”.
Il mediatore familiare deve possedere una serie di caratteristiche personali e professionali per gestire efficacemente i conflitti e facilitare la comunicazione tra le parti coinvolte.

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