Omeopatia, omeoterapie... e altro

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Nel gergo comune, spesso la parola “omeopatica” viene erroneamente riferita a qualsiasi terapia naturale, ma la realtà è diversa e molto complessa.

La Medicina Omeopatica è una medicina a tutti gli effetti, con un corpus dottrinario complesso, una Materia Medica articolata e un sistema diagnostico e terapeutico proprio. Al suo interno ci sono tre correnti:

  • l’Unicismo: Classico, Hahnemanniano: è l’Omeopatia del Simillimum, del Rimedio costituzionale;
  • il Pluralismo, detto anche Omeopatia Clinica, molto diffuso in Francia, che affianca il Rimedio costituzionale ad altri Rimedi di situazione;
  • il Complessismo, che si avvale di complessi di diversi Rimedi assemblati con una logica di terapia sintomatica.

Anche la Medicina Antroposofica prevede l’utilizzo di rimedi omeopatici, ma secondo una dottrina diversa e peculiare; l’Omotossicologia, invece, non viene considerata una medicina, ma una tecnica, perché gran parte della diagnostica ed epistemologia non è originale, ma si avvale delle conoscenze della Medicina Allopatica, utilizzando per la terapia prodotti omeopatici per lo più complessi.

Un rimedio, per essere omeopatico, deve essere diluito, dinamizzato e sperimentato (o in via di sperimentazione) su uomo sano.

Non sono omeopatici i rimedi Fitoterapici o Gemmoterapici, che sono ricavati da parti di piante: nel fitocomplesso sono presenti principi attivi dosabili (come avviene nella farmacologia classica).

Non sono omeopatici gli oligoelementi, per quanto diluiti.

Anche la Floriterapia, pur utilizzando rimedi vibrazionali e non ponderali, è diversa dall’Omeopatia.

Ma non basta usare un rimedio omeopatico per fare Omeopatia: è fondamentale il razionale con cui ci si approccia al Paziente.

Rispetto all'Omeopatia Unicista, altre Scuole Omeopatiche scelgono una strada di cura più semplice, basata sulla risoluzione superficiale dei sintomi senza troppo impegno per il medico e il paziente. Si tratta di metodiche che imitano, almeno parzialmente, la terapia farmacologica, limitandosi a curare i sintomi senza intervenire sulle cause più profonde del disagio.

L’utilizzo dei rimedi omeopatici in senso sintomatico può avere un effetto veloce ma momentaneo. A volte però, in questo modo, si può reprimere pericolosamente la sintomatologia, esattamente come si verifica nel corso dei trattamenti farmacologici, risparmiando al paziente solamente l’effetto collaterale strettamente chimico.