La cottura a microonde

nutrizione cottureQuesto tipo di cottura sfrutta l’effetto termico delle microonde elettromagnetiche prodotte da un apposito dispositivo, il “magnetron”. Emesse in quantità enorme (circa cinque milioni al secondo), tali micro-onde sono in grado di interagire con le molecole di acqua, di lipidi, di proteine e di zuccheri presenti nei cibi, amplificandone le naturali oscillazioni.

L’oscillazione perturbata e accelerata delle diverse molecole si traduce in calore, con riscaldamento del cibo stesso. L’oscillazione dei campi più esterni induce un maggior movimento negli strati più interni: la parte interna dell’alimento si scalda prima di quella esterna.

Il forno a micro-onde è presente nella maggior parte delle cucine: utilizzato per scongelare, scaldare o cuocere i cibi, ha il vantaggio della velocità rispetto ai metodi tradizionali, ma presenta anche non pochi svantaggi. La cottura nel micro-onde può infatti essere non omogenea, mentre i sapori dei cibi che compongono i diversi piatti possono non amalgamarsi completamente.

Nel forno a micro-onde sono assolutamente vietate le stoviglie metalliche: si usano, piuttosto, vetro, terracotta, silicone, carta e plastica “certificata per cottura a micro-onde”.