Che l’omeopatia sia “acqua fresca” è un luogo comune talmente abusato da diventare un ritornello e, in tempi recenti, anche il titolo di un libro che di questi luoghi comuni è la raccolta.
Nella sezione “evidenze scientifiche” abbiamo visto che gli studi hanno dimostrato che “funziona”. La sfida della ricerca è ora definire con precisione “come funziona”.
Esistono numerosissimi studi condotti da gruppi di ricerca all’avanguardia in fisica e biofisica, che fanno capo a scienziati di notevole spessore e di fama internazionale (fra cui anche premi Nobel) che hanno osservato l’attività delle soluzioni omeopatiche mediante misurazioni dei loro peculiari spettri vibrazionali e di segnali elettromagnetici prodotti da nanostrutture acquose.
La ricerca sta evolvendo mettendo in luce aspetti affascinanti del modo di funzionare dell’universo vivente e non.
Grande e indiscussa protagonista è l'acqua con la sua struttura dinamica, e insieme all'acqua il DNA e il campo elettromagnetico dei sistemi biologici, vero regista di tutti i processi biochimici cellulari.
Concetti come coerenza elettrodinamica quantistica (QED), cluster, nanostrutture, che appartengono alla ricerca biofisica, entrano quindi in gioco nel dimostrare le peculiarità delle sostanze omeopatiche, cioè di soluzioni acquose ultradiluite e potenziate mediante succussione.
E qui si apre un mondo.
Per approfondimenti e materiale pubblicato vedi la sezione: Documentazione scientifica